Vulnerabilità Robot Unitree, la minaccia delle Botnet zombie BLE

Nel panorama in continua evoluzione della robotica commerciale, una nuova minaccia sta allarmando la comunità della cybersecurity globale. Una vulnerabilità critica scoperta nei robot Unitree ha rivelato come i dispositivi robotici possano trasformarsi in vere e proprie botnet di robot zombie, aprendo scenari preoccupanti per la sicurezza fisica e digitale del futuro.

La Vulnerabilità BLE: Un Tallone d’Achille dei Robot Unitree

La falla di sicurezza identificata nei robot Unitree rappresenta una delle vulnerabilità più significative mai scoperte nel settore robotico. Il problema risiede nel sistema Bluetooth Low Energy (BLE) utilizzato per configurare la connessione WiFi nei modelli:

Il meccanismo di autenticazione si basa su una stringa hardcoded estremamente debole denominata “unitree”. Questa scelta progettuale ha creato una porta d’accesso praticamente spalancata per qualsiasi attaccante determinato a compromettere questi dispositivi robotici avanzati.

Escalation di Privilegi: Dal Bluetooth al Controllo Totale

Una volta sfruttata la vulnerabilità Bluetooth, gli attaccanti possono ottenere privilegi di root sui dispositivi Android integrati nei robot. Questo livello di accesso consente:

La gravità di questa situazione è amplificata dalla natura fisica dei robot coinvolti, che possono interagire direttamente con l’ambiente circostante e le persone.

Propagazione Automatica: La Nascita delle Botnet Robotiche

Ciò che rende questa vulnerabilità particolarmente allarmante è la sua capacità di auto-propagazione. I robot compromessi possono infettare automaticamente altri dispositivi Unitree nelle vicinanze tramite Bluetooth, creando una rete di robot zombie che si espande senza alcun intervento umano.

Questo fenomeno rappresenta una minaccia senza precedenti nel campo della sicurezza robotica, poiché una singola compromissione può rapidamente diffondersi attraverso interi parchi robotici, creando scenari potenzialmente catastrofici.

Persistenza della Minaccia e Vulnerabilità Correlate

La vulnerabilità BLE non è l’unico problema di sicurezza identificato nei prodotti Unitree. È stata catalogata anche la CVE-2025-2894, che riguarda una backdoor presente nei robot Go1, permettendo il controllo remoto tramite chiavi API.

Un aspetto particolarmente preoccupante della vulnerabilità principale è la sua capacità di impedire gli aggiornamenti firmware, rendendo i robot permanentemente vulnerabili una volta compromessi. Questo meccanismo di auto-protezione del malware garantisce la persistenza dell’infezione nel tempo.

Impatti su Scala Industriale

Le implicazioni di questa scoperta si estendono ben oltre la compromissione di singoli dispositivi. In ambienti industriali o commerciali dove operano numerosi robot Unitree, la vulnerabilità può causare:

Misure di Mitigazione e Raccomandazioni

Di fronte a questa minaccia emergente, la comunità di cybersecurity ha formulato diverse raccomandazioni urgenti per organizzazioni e utenti di robot Unitree:

Azioni Immediate

Strategie a Lungo Termine

Per prevenire future vulnerabilità simili, è essenziale adottare un approccio security-by-design nella progettazione di sistemi robotici. Questo include:

Il Futuro della Sicurezza Robotica

La scoperta di questa vulnerabilità segna un punto di svolta nella comprensione dei rischi associati alla robotica connessa. Man mano che i robot diventano sempre più integrati nelle nostre vite quotidiane e nei processi industriali, la necessità di standard di sicurezza rigorosi diventa sempre più critica.

Questo incidente dovrebbe servire da campanello d’allarme per l’intera industria robotica, spingendo verso l’adozione di pratiche di sicurezza più rigorose e trasparenti. La collaborazione tra produttori, ricercatori di sicurezza e organismi di regolamentazione sarà fondamentale per prevenire future minacce di questa portata.

La vulnerabilità dei robot Unitree rappresenta molto più di un semplice bug software: è un avviso chiaro che l’era delle botnet robotiche potrebbe essere alle porte. Solo attraverso un impegno collettivo verso la sicurezza potremo garantire che la rivoluzione robotica proceda in modo sicuro e benefico per tutta l’umanità.